Pale di San Lucano - Campanile della Besausega

LEGGI LE AVVERTENZE:... Le relazioni degli itinerari qui descritti sono compilate con la massima coscenziosità, ma non possono sostituire il buon senso o l'esperienza di chi li intraprende. IN VALLE DI SAN LUCANO MANCA LA COPERTURA TELEFONICA e gli unici punti di ristoro gestiti sono a fondovalle. Invitiamo inoltre ad INFORMARSI AL MOMENTO DELL'EFFETTIVA PERCORRIBILITA' DEI PERCORSI qui descritti. Decliniamo quindi ogni responsabilità sulla fruizione di quanto presente in questo sito, sull'errata interpretazione o sull'incoscenza di chi intraprenderà le passeggiate, le escursioni a piedi, in mountain bike o con gli sci e le ascensioni qui descritte.
Per le relazioni delle vie alpinistiche data la loro natura rimandiamo ai testi e alle guide acquistabili in zona.

CAMPANILE DELLA BESAUSEGA

Via Normale del Campanile della Besausega - Pale di San Lucano - 2191 m.s.l.m.
Dislivello: 1600 + 200 di discesa al campanile + 40 di via
Difficoltà: III grado
Tempo di percorrenza: 4 h di avvicinamento, 1 h di via

Simpatica cima molto esposta, frequentemente ripetuta, resa impegnativa dal lungo avvicinamento di 4-5 ore che porta a compiere la traversata delle Pale di San Lucano con passaggi di II grado. Da Col di Pra guadagniamo per sentieri poco segnati e poi tracce nei pascoli la forcella di Gardes a quota 1998 m.s.l.m., da qui prendiamo per tracce la direzione Est puntando all'intaglio che congiunge la Quarta Pala di San Lucano al Monte San Lucano stesso fino all'Arco del Bersanèl. Attacchiamo la parete Nord-Ovest del Monte San Lucano fino ad una cengia prativa intermedia (molto esposto, passaggi di II grado) seguendo le tracce dell'ex ferrata Miola ormai completamente smantellata. Seguiamo poi per effimere tracce le aeree cenge (non sempre evidenti specialmente al ritorno) ancora molto esposte fino a sbucare nei pianori sommitali della seconda Pala dai quali, scorto il nostro Campanile ne guadagniamo l'avvicinamento tra i mughi (ore 5). L'attacco è costituito da un chiodo precario da rinforzare con materiale proprio dal quale guadagniamo la forcella intermedia molto esposta con una doppia di 20 metri (da percorrere poi a ritroso con difficoltà di III grado). Seguiamo poi per la via più facile ben chiodata che con 40 metri di passaggi di III grado ci porta a guadagnare la cima. Sul lato est c'è una piccola campanella da suonare.

Relazioni della via e ulteriori informazioni si possono trovare nei vari testi alpinistici facilmente acquistabili nelle cartolerie e librerie di Taibon ed Agordo.








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